giovedì 28 maggio 2015

Il Giro non delude


Lo scorso anno li abbiamo lasciati così, tra la nebbia e la neve del passo Gavia, nella tappa Ponte di Legno-Val Martello vinta da Nairo Quintana davanti a Ryder Hesjedal e Pierre Rolland.

Quest'anno attenderemo il passaggio dei corridori sull'impegnativa salita del Colle delle Finestre, cima Coppi del Giro d'Italia 2015 e ultima salita veramente impegnativa prima dell'arrivo al Sestriere: dai 688 metri slm di Meana di Susa ai 2178 della cima, 16 km di salita di cui gli ultimi 8 sterrati.

Ne vedremo delle belle indipendentemente da chi sarà in fuga e chi indosserà la maglia rosa perchè gli interpreti contano fino a un certo punto. I veri protagonisti su queste salite sono la fatica, la competizione, la passione e la tenacia e da questo punto di vista, siamo sicuri, non rimarremo a bocca asciutta.

Il Giro non delude mai.






lunedì 18 maggio 2015

I backstage sono speciali


I backstage sono speciali. La tensione che li attraversa è palpabile e ogni attore la stempera in modo diverso. C'è chi cerca la concentrazione chiudendo gli occhi e ripassando la propria parte, chi scherza come se niente fosse, chi si distrae giocando con il telefonino in attesa del proprio momento di calcare il palco e chi approfitta di un angolo libero dietro al sipario per scaldare i muscoli prima dell'ingresso in scena.

Anche dietro al sipario del circo si può trovare tutto questo: un organizzatissimo e colorato crocevia di personaggi, tra artisti che si preparano prima di entare in scena, attrezzisti che allesticono la pista tra una performance e l'altra e qualcuno che trova anche il tempo per delle effusioni amorose.

La galleria completa del backstage del festival del Circo di Montecarlo 2015 in questo album di Facebook. Potete trovarci Fumagalli che mangia un panino, la Principessa Stephanie che sbircia tra le tribune, elefanti che fanno stretching e molto altro che... solo al circo!


Foto e editing: www.rayclever.com - all rights reserved

lunedì 11 maggio 2015

La mala educación

E' il fenomeno di massa che più di ogni altro ha modificato lo stile di vita della maggior parte delle persone attorno a noi, e ha modificato anche la mia.
Sono un fotografo e sono aperto a tutto ciò che è innovazione e miglioramento.
Sono un professionista e sono abituato ad affrontare impegni e situazioni differenti per tipologia di servizio fotografico e condizioni logistico-ambientali.
Oggigiorno il progresso e i cambiamenti sono la vera quotidianità. Si susseguono rapidamente tanto che a volte ho paura di non reggerne il ritmo, ma sono convinto che i cambiamenti siano sempre positivi quando non rappresentino condizionamento e irretimento della persona fino a renderla inconsciamente schiava.
E così da professionista mi sono progressivamente scoperto a dover affrontare e risolvere il problema dell'invasione massiccia e dell'abuso di utilizzo di smartphone senza rispetto alcuno per le persone e per il mio lavoro.
Per un fotografo talvolta gli istanti per decidere ciò che deve fare sono pochi e basta una mano con uno smartphone (quando non è addirittura tutta la persona) davanti alla fotocamera per rovinare irrimediabilmente un'inquadratura importantissima e a pregiudicare un'intera fase di un evento.
Spesso chi vuole scattare una foto o riprendere un video neppure si pone la questione e si piazza dove meglio ritiene.
Per quanto mi riguarda, questo fenomeno è ormai degenerato nella mania di possesso di immagini e del loro utilizzo isterico. La necessità compulsiva di un selfie con la sposa di turno o la smania di cattura di un istante ritenuto importante; non c'è differenza, ma ciò che conta è farlo, senza porsi troppe domande.
Se poi si causano danni a un professionista e conseguentemente ai suoi clienti, beh, secondo la prassi corrente la frase di rito è: "Oh! Mi scusi! Non volevo"

Ma intanto...chi se ne frega! Io ho la mia fotina...che magari cancellerò subito se non è venuta bene, o domani, quando sarà passata la festa e di quella foto non mi interesserà più nulla.


lunedì 4 maggio 2015

L'imparzialità di un dettaglio

I momenti vissuti durante le fasi di preparazione possono riservare a una sposa immagini intime irripetibili.
La foto panoramica che narra di una stanza piena di amiche o il ritratto di una donna assorta nei pensieri di una 'non ancora sposa'.
La foto del make up artist che sta posizionando i suoi strumenti di lavoro o del fiorista che arriva per la consegna del bouquet.
Il disordine tipico di un ambiente in cui i preparativi fervono oppure camere decisamente più tranquille e immerse in una soffice nuvola profumata.
La foto di una mamma trafelata ma sorridente o di un padre apparentemente rilassato ma intimamente teso come una corda di violino.
La foto che racconta di un telefonata fuori dal protocollo al futuro marito per vedere se risponde con un desiderato 'Dimmi, amore...'

In quei momenti nulla mai sminuirà l'importanza di un dettaglio.
Il dettaglio è sempre fondamentale per dare il giusto tocco di artisticità.
Il dettaglio è imparziale: a lui non importa chi tu sia o cosa stia succedendo attorno a te: il dettaglio rende omaggio a un mondo senza tempo e senza legami materiali.

Il dettaglio parla di te. Grazie a lui avrai memoria di ciò che, timido e nascosto, tu rischiavi di perdere per sempre.

Foto: Corrado Cascone per www.rayclever.com
Editing: Corrado Cascone
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