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domenica 2 dicembre 2012
Sull'onda del cuore
La giovane autrice Giulia Pellegrino ci propone oggi una nuova poesia, preceduta da un suo commento.
Di Giulia Pellegrino su questo blog: Quello che avrei voluto dirti e Rosa canina.
Stasera vi propongo una poesia d'amore da me molto amata "Sull'onda del cuore".
Con questa poesia cerco di sottolinerare attraverso pochi versi la speranza e l'attesa nella vita di tutti quei sognatori romantici. Persone che appena tornate a casa la sera si buttano sul letto, con lo sguardo fuori la finestra e scrivono dettate dal cuore. Sul bianco foglio niente di particolarmente complesso solo parole piene di dolore, gioia, verità raccolte in una poesia e pronte per essere conservate e regalate un giorno all'ignota anima gemella. Versi visti come messaggi in bottiglie che al contatto con il foglio riescono ad abbattere tutte le barriere spazio-temporali ed arrivare miracolosamente al giusto porto. Questa poesia la dedico a tutti perchè tutti aspettiamo il vero amore solo che c'è chi ha il coraggio di ammetterlo e chi lo nasconde esternamente.
Bottiglia che racchiudi la mia speranza
arena in una fertile spiaggia,
porta il mio cuore dalla sua anima,
i miei pensieri dalla loro fonte,
i miei respiri sul vento del domani.
Prendi i miei sogni tra queste righe
e regalali al più nobile degli animi
affinchè li renda vita.
Novembre 2012
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lunedì 19 novembre 2012
Quello che avrei voluto dirti
Giulia Pellegrino ci ha regalato un'altra poesia, che con piacere pubblichiamo sul blog.
Il testo è anticipato da un commento della giovane autrice.
Carissimi lettori questa volta voglio proporvi una poesia che porta alla luce la bruttissima e difficilissima situazione di una gravidanza indesiderata. Solo parole vuote ed insensate quelle delle persone che non vivono la situazione e giudicano i gesti altrui alla luce del sole. Il gesto dell'aborto non danneggia solo il bambino ma anche la madre trascinandola lentamente nei suoi dubbi e rimorsi.
Con "Quello che avrei voluto dirti" non mi sento in grado di giudicare o condannare nessuna donna, non ne sarei capace, perchè questo gesto seppur freddo e crudele all'apparenza nasconde un profondo dolore indescrivibile ed inspiegabile a parole.
"Quello che avrei voluto dirti"
Mamma
era quello che avrei voluto dirti
prima che di me restasse solo un rimpianto,
prima che il buio inondasse i miei giorni,
prima che i miei respiri soffocassero in un sogno.
Ora di me solo un momento,
forse uno sbaglio
lasciato nel tempo di un pianto.
Giulia Pellegrino, novembre 2012
Della stessa autrice su questo blog, "Rosa canina"
Il testo è anticipato da un commento della giovane autrice.
Carissimi lettori questa volta voglio proporvi una poesia che porta alla luce la bruttissima e difficilissima situazione di una gravidanza indesiderata. Solo parole vuote ed insensate quelle delle persone che non vivono la situazione e giudicano i gesti altrui alla luce del sole. Il gesto dell'aborto non danneggia solo il bambino ma anche la madre trascinandola lentamente nei suoi dubbi e rimorsi.
Con "Quello che avrei voluto dirti" non mi sento in grado di giudicare o condannare nessuna donna, non ne sarei capace, perchè questo gesto seppur freddo e crudele all'apparenza nasconde un profondo dolore indescrivibile ed inspiegabile a parole.
"Quello che avrei voluto dirti"
Mamma
era quello che avrei voluto dirti
prima che di me restasse solo un rimpianto,
prima che il buio inondasse i miei giorni,
prima che i miei respiri soffocassero in un sogno.
Ora di me solo un momento,
forse uno sbaglio
lasciato nel tempo di un pianto.
Giulia Pellegrino, novembre 2012
Della stessa autrice su questo blog, "Rosa canina"
venerdì 9 novembre 2012
Rosa Canina
Abbiamo pensato a questo blog come un diario di bordo, e diario di bordo vogliamo che sia. In esso è contenuto tutto ciò che a noi più piace, dal caffè mattutino alle nostre fotografie, dai nostri sogni alle espressioni artistiche che ci è dato di approcciare.
Chi ci segue avrà avuto modo di leggere i nostri post su Frida Kahlo, Franco Fasulo, Fabio Concato e altro ancora.
Stasera ho l'immenso piacere di introdurvi Giulia Pellegrino, giovanissima studentessa animata da vena poetica.
Lei scrive poesie davvero meravigliose che ho amato da subito. Calde e tormentate, complesse quanto legittime, intriganti e speranzose, zeppe di passione.
Spero che la lettura di questo suo scritto vi coinvolga come ha coinvolto me, e spero che Giulia ci omaggi ancora di questo suo piacevole talento.
La poesia proposta oggi è preceduta da due righe dell'autrice: buona lettura
Corrado.
Nella poesia "Rosa Canina" il tema cardine è quello della passione giovanile; breve, spontanea ed intensa come lo sbocciare di una rosa in primavera tra le varie spine della vita. L'amore citato , acerbo ma genuino, è prevalentemente utopistico; desiderio comune e assoluto di chi non lo conosce e brama di sperimentarlo e scoprirlo al più presto proiettandosi negli stessi sogni .
"Rosa Canina"
D'oro e d'argento parole d'autunno
lanciate in un caos primordiale.
Parole
abbandonate al caso, al momento
di una circostanza mai perfetta
ma pienamente vissuta.
Bacio tra rose selvagge
nate e fiorite in terre diverse e lontane
unite dalle stesse illusioni.
Uragano di una passione vissuta
sotto i deboli raggi dorati
di un immenso sole di paglia
acceso dalla brama dei sogni.
Giulia Pellegrino. Novembre 2012
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