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mercoledì 20 febbraio 2013

L'istante di un riflesso

Giorgio Martini - all rights reserved

Incontri che si celebrano e si esauriscono in un momento. Incontri che necessitano dell'incrociarsi di uno sguardo, altri che di uno sguardo non hanno necessità. Vanno a incastonarsi tra i ricordi più puri, quelli degli amori mai consumati. Talvolta mai nemmeno concepiti.

Ricordi solo potenziali, attimi che vivono nell'istante di un riflesso e che si imprimono nella memoria per sempre.

Quanta bellezza, alle volte, in un solo istante.



In un cammino d'ieri oltrepassavo
a taglio la strada ferrata:
luccichio del silenzio in righe interminabili.
E brillò su una scheggia di ricordi
una ragazza sconosciuta,
soltanto veduta
sul fiorire degli anni.
Il suo viso, i suoi gesti nel contento
d'un cerchio d'amici
bruni e rosei di gioventù.

Poco dopo il momento in cui la vedo
di braccia bianche, d'ondeggiante vita
e pura d'occhi fermi nella gioia,
sparì. Non era
statua né stella, non idolo
di beltà, non lambita
dagli sguardi universali.
Fu come tante, da qualcuno amata,
simile a chi anche quest'oggi sorge
al desiderio di qualcuno.

Una ragazza di nuovo sparita
appena oltrepassato il luccichio
della strada ferrata.

Ferrovia e stradale di Agostino Richelmy da L'arrotino appassionato, Einaudi, 1965

venerdì 2 novembre 2012

"Occhi come miele. A voi, Debuttanti".


"Occhi come miele".

A voi, Debuttanti.

Ognuno ha la sua storia e ogni storia fa il suo corso.
Io sono uomo di tempeste e di passioni.
Sono fotografo e racconto storie di persone.
Loro popolano il mio universo e, in quanto fotografo, instillano in me
tutto ciò che occhio può trasmettere, ancor più delle parole.

Così il mio bisogno di disordine creativo mi ha portato a incrociare Elvia, grandissima, e il suo Sogno.
Irrazionale per natura non potevo immaginare,
ma nel profondo desideravo tutto ciò che ne seguì.

Siamo cresciuti insieme: Elvia, il Grande Sogno, voi Debuttanti, e me.

Ricordo fresca semplicità e forza irrequieta di ragazze cariche di entusiasmi mai più sopiti.
Ricordo ragazze delicate come fiori di cristallo di Boemia.
Ricordo giovanissime timide come brina in un'alba di marzo.
Vi ricordo tutte, una ad una.

Sono felice di aver respirato con voi l'odore della lacca
e di essere stato abbagliato dalle luci dell'attesa.
Sono orgoglioso di aver fatto il tifo per voi.
Sono felice di aver provato la malinconia che si prova quando l'ultimo accordo di chitarra sta per svanire confondendosi fra voci e baci e flash e lacrime.
Sono felice di essermi svegliato la mattina successiva
e di aver sospirato:"Dio, come vorrei fosse ancora ieri!"
Sono onorato di aver vissuto la vita e le storie del Gran Ballo
e di aver imparato da voi come sia importante vivere per un Grande Sogno.

E sono un privilegiato, perché ho visto ragazze trovare nel Sogno l'amore,
quello vero che le porterà all'altare, splendide principesse ancora una volta,
e per sempre.

In un mondo che sta divorando se stesso
voi incarnate la speranza indomita e sincera.
Perché non siete l'apparire vuoto ma avete il coraggio delle opere di Goya.
Non siete l'omertà ipocrita ma avete in voi l'urlo di Serj Tankian.
Non siete la negatività turbolenta di questo secolo ma siete la materia nobile del vostro stesso abito.
Vi ringrazio tutte, magnifiche ragazze!

Eccoci qua...

…il tuo sguardo si dissolve, parte, ma so che non mi lascerà.
Lo ritroverò a dare vita ad un'immagine.

Occhi come miele.

Corrado.

"Omaggio alle Debuttanti"
Foto: Corrado Cascone
per Ray Clever Photographers