venerdì 21 febbraio 2014

Ho visto uomini con i cani

Ho visto uomini con i cani oggi, in centro, urtare altri uomini.
Fermarsi, guardarsi, guardare i cani. Misurarli.
Ho visto uomini con i cani fare lo struscio in centro.
Li ho immaginati pettinarsi prima di uscire, pettinare i cani. Vestirli. Vestirsi.
Gli uomini con i cani (UCIC) in centro si dividono in due categorie: quelli con il cane della fidanzata, quelli che portano il proprio e quelli che dal cane sono portati. Sono tre le categorie, è vero, ma quest'ultima è talmente numericamente irrilevante da poter essere ignorata: i cani sono troppo intelligenti per decidere di trascinare il proprio padrone in centro la domenica pomeriggio. Ci sono molte cose più intelligenti da fare la domenica pomeriggio, come andare allo stadio, giocare a palle di neve, fare una gita sull'Appennino Tosco-Emiliano. A Berceto per esempio.
Bella Berceto. Carina.
Comunque sempre meglio che il centro la domenica pomeriggio, dove non ci si riesce quasi a muovere e si incappa in decine di UCIC agguerritissimi con i loro cani addestrati allo struscio domenicale. La prassi è questa: gli uomini passeggiano per le affollate vie del centro e, di tanto in tanto, si urtano. La fase di contatto è seguita da un rapido studio. Vengono analizzati in pochi secondi cane e padrone avversario e viene decisa la strategia da utilizzare in base alle dimensioni dell'altro: alcuni fingono indifferenza mentre i cani, innescati dai loro UCIC, si annusano con intensità; altri scambiano un paio di battute ad alta voce, in modo da
farsi sentire dai passanti, esagerando complimenti e sorrisi; altri ancora lasciano sapientemente che gli animali si stuzzichino, fino a quando uno dei due comincia a sbraitare, facendo sobbalzare i passanti. Il tutto con il solo intento di attirare l'attenzione su di sé e creare il più grande
capannello possibile: che soddisfazione c'è ad avere un cane pettinatissimo se la domenica non puoi farne mostra? L'equazione è presto risolta: due o più cani, capannello di persone, vicoli del centro = transito bloccato.
Fino a quando uno dei due UCIC si accorge di avere un importantissimo impegno e prosegue per la sua strada, che è sempre la più affollata. E tu, che volevi essere alla partita in quel momento (o nel mezzo di una battaglia di palle di neve) sei obbligato a sorbirti il solito rimpallo di smancerie: "che carino, quanti anni ha?", “Lola, che nome originale", ”ma che bel pelo lucido","no no, non morde, è strano che abbai così, di solito è così buono ".
"Sempre così" tua sorella!
Insomma, gli UCIC sono una piaga sociale: intasano il centro storico e guastano la domenica a tutte le persone che vorrebbero passeggiare con indifferenza pensando chi gliel'ha fatto fare a non essere andato alla partita, questa domenica. Tra tutti, la categoria più penalizzata è sicuramente quella degli uomini-con-il-passeggino (UCIP), vera vittima degli UCIC e più in generale delle domeniche in centro. Uomini per bene, lavoratori instancabili, tifosi devoti, che una domenica al mese si piegano alle insistenze delle mogli e accettano di accompagnarle "per negozi".
Li vedete spingere con una mano catafalchi a tre o quattro ruote mentre con l'altra aggiornano Twitter nella speranza che qualcuno dia un rigore contro la juve.
Niente. Alla juve rigori contro non ne danno, il centro rimane un casino e i dannati UCIC ti obbligano al loro teatrino.
Non c'è speranza la domenica in centro.
Per ora, accontentatevi di un sincero consiglio: domenica prossima andate a Berceto. Merita.

Giorgio Martini