mercoledì 7 novembre 2012

"L'elefante e la farfalla"

L'elefante e la farfalla.

Più volte mi ero soffermato davanti ad un suo dipinto e ogni volta avevo deciso di non acquistare un libro che parlasse di lei e delle sue opere.
Solo ultimamente, grazie al libro di J.Berger, Sacche di resistenza, ho capito che non era lei a non interessarmi, ma ero io ad essere molto poco attento alle sue opere e quindi ai suoi messaggi.
Sono stato superficiale, e non vorrei mai esserlo.
Cito di seguito una parte molto interessante del libro di Berger che è quella che mi ha fatto riconsiderare Frida Kahlo come artista e come donna.

"Li chiamavano l'elefante e la farfalla, anche se per suo padre era la Colomba. Quando è morta, più di quarant'anni fa, ha lasciato centocinquanta piccoli dipinti, un terzo dei quali classificati come autoritratti.
Erano Diego Rivera e Frida Kahlo.
Frida Kahlo! Come tutti i nomi leggendari sembra inventato, ma non è così. Quando era in vita è stata una leggenda in Mexico e, nell'ambito di una piccola cerchia di artisti anche a Parigi. Oggi è una leggenda mondiale. La sua storia è stata raccontata spesso e bene, da lei stessa, da Diego e in seguito da molti altri. Vittima infantile della polio, di nuovo atrocemente menomata in un incidente d'autobus, introdotta alla pittura da Diego, la loro passione, il matrimonio, il divorzio, il nuovo matrimonio, la relazione con Trotsky, l'odio per i gringos, l'amputazione della gamba, il probabile suicidio per sfuggire al dolore, la bellezza, la sensualità, l'umorismo, la solitudine. (.....)
Distesa a letto o rannicchiata nella sedia, un pennello minuscolo nella mano con un anello per dito, ricordava quello che aveva sfiorato, quello che era li quando il dolore non c'era. Dipingeva, per esempio, la sensazione del legno lucido del parquet, la consistenza della gomma della sua sedia a rotelle, la lanuggine delle piume di un pulcino o la superficie cristallina di una pietra, come nessun altro. E questa sua abilità discreta (perché era molto discreta) le veniva da ciò che ho definito doppio tatto.: la conseguenza dell'immaginare di star dipingendo sulla propria pelle. (.....)
Frida Kahlo non era un'illusa. Sopra l'ultimo quadro, poco prima di morire, aveva scritto: Viva la Vida."

Diego Rivera e Frida Kahlo




lunedì 5 novembre 2012

"Ti prego, non voltarti..."

So che è l'istinto che mi parla di lei.
La desidero, la cerco, in qualche modo vorrei attirarla.
Non ricordo una sola volta in cui, con la mia macchina fotografica in mano, ho voltato le spalle alla luce.
Senza luce non posso vivere: una luce viva è come ossigeno.
Quando c'è luce la sfida è sempre ardua perché la volontà di averla e l'immagine reale camminano in bilico su un filo sottilissimo.
Bisogna avere dentro quella sensibilità che ti consente di capirla, di soddisfarla, la luce.
Basta un nulla, un soffio, un battito di palpebre e non rimarrà nulla di ciò che bramo.
So che se non ci credo quella foto non l'avrò mai.
Sapete di che foto sto parlando, vero?
È quella foto che anche se chiudete gli occhi riuscite ugualmente a vedere, tanto ne siete invaghiti o perfino innamorati.

Osservo, e so che ci sei. Sei nascosta ma so che sei li.
Già ti vedo, a colori forti e immersa in una realtà fuori fuoco e quasi priva di dettaglio.
L'occhio è allertato, i sensi sono al culmine dell'eccitazione, sto solo aspettando il momento, sperando sia  perfetto.

La mano dello stilista sta per allontanarsi dal volto di lei, e io comincio a respirare piano...piano.
La luce prima semioscurata sta per esplodermi davanti e libererà il rosso selvaggio del cappello e il giallo-arancio della sua pelle soffice.
Un millesimo ancora...uno solo...
Ferma...rimani come sei...

Ti prego...non voltarti proprio adesso!

                            
foto: Corrado Cascone
per Ray Clever Photographers
All Rights Reserved
                             

venerdì 2 novembre 2012

"Occhi come miele. A voi, Debuttanti".


"Occhi come miele".

A voi, Debuttanti.

Ognuno ha la sua storia e ogni storia fa il suo corso.
Io sono uomo di tempeste e di passioni.
Sono fotografo e racconto storie di persone.
Loro popolano il mio universo e, in quanto fotografo, instillano in me
tutto ciò che occhio può trasmettere, ancor più delle parole.

Così il mio bisogno di disordine creativo mi ha portato a incrociare Elvia, grandissima, e il suo Sogno.
Irrazionale per natura non potevo immaginare,
ma nel profondo desideravo tutto ciò che ne seguì.

Siamo cresciuti insieme: Elvia, il Grande Sogno, voi Debuttanti, e me.

Ricordo fresca semplicità e forza irrequieta di ragazze cariche di entusiasmi mai più sopiti.
Ricordo ragazze delicate come fiori di cristallo di Boemia.
Ricordo giovanissime timide come brina in un'alba di marzo.
Vi ricordo tutte, una ad una.

Sono felice di aver respirato con voi l'odore della lacca
e di essere stato abbagliato dalle luci dell'attesa.
Sono orgoglioso di aver fatto il tifo per voi.
Sono felice di aver provato la malinconia che si prova quando l'ultimo accordo di chitarra sta per svanire confondendosi fra voci e baci e flash e lacrime.
Sono felice di essermi svegliato la mattina successiva
e di aver sospirato:"Dio, come vorrei fosse ancora ieri!"
Sono onorato di aver vissuto la vita e le storie del Gran Ballo
e di aver imparato da voi come sia importante vivere per un Grande Sogno.

E sono un privilegiato, perché ho visto ragazze trovare nel Sogno l'amore,
quello vero che le porterà all'altare, splendide principesse ancora una volta,
e per sempre.

In un mondo che sta divorando se stesso
voi incarnate la speranza indomita e sincera.
Perché non siete l'apparire vuoto ma avete il coraggio delle opere di Goya.
Non siete l'omertà ipocrita ma avete in voi l'urlo di Serj Tankian.
Non siete la negatività turbolenta di questo secolo ma siete la materia nobile del vostro stesso abito.
Vi ringrazio tutte, magnifiche ragazze!

Eccoci qua...

…il tuo sguardo si dissolve, parte, ma so che non mi lascerà.
Lo ritroverò a dare vita ad un'immagine.

Occhi come miele.

Corrado.

"Omaggio alle Debuttanti"
Foto: Corrado Cascone
per Ray Clever Photographers



martedì 23 ottobre 2012

Anche quest'anno al Gran Ballo

Corrado Cascone - all rights reserved

Anche quest'anno lo Studio Ray Clever avrà l'onore di essere fotografo ufficiale del Gran Ballo Viennese delle Debuttanti di Roma, un evento organizzato da Luxury Italian Excellence con il patrocino dell'Ambasciata d'Austria, Città di Vienna, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma, Ministero degli Affari Esteri e Ministero dei Beni Culturali.

L'appuntamento è per sabato 27 ottobre presso Acquario Romano (piazza Manfredo Fanti, 47).

A tutte le debuttanti l'augurio di vivere una serata magica.


domenica 21 ottobre 2012

Grazie






Grazie al Caffè della Piazza di Eupilio per l'ospitalità.
Grazie a Maria Orsola Castelnuovo per le belle parole.
Grazie ai giovani e abili violinisti Alberico Giussani e Giacomo Mura.

Grazie al folto e attento pubblico che ha partecipato all'inaugurazione della mostra Maestri Silenziosi presso la Curt di Damett (Piazza XXV aprile, Eupilio CO).

Vi ricordiamo che potrete visitare la mostra anche oggi, durante gli orari di apertura del Caffè della Piazza.

Ci vediamo a Eupilio!


venerdì 12 ottobre 2012

Maestri silenziosi a Eupilio




Abbiamo il piacere di invitarvi all'inaugurazione della mostra  


un progetto espositivo che rende omaggio all'arte liutaria e a tutti coloro grazie ai quali la musica continua a regalarci emozioni.


Inaugurazione sabato 20 ottobre alle 16.30 presso il Caffè della Piazza di Eupilio

Interverrà la scrittrice e giornalista Maria Orsola Castelnuovo.

A seguire concerto dei violinisti Alberico Giussani e Giacomo Mura, che interpreteranno musiche di Bach, Paganini, Wieniawski.

La mostra è un'ampia selezione del progetto presentato in anteprima a Cremona e sarà aperta sabato 20 e domenica 21 ottobre. Ingresso libero.

Per informazioni: press@rayclever.com


giovedì 4 ottobre 2012

Un frammento

Giorgio Martini - All rights reserved

Un frammento di Tirreno di Franco Fasulo, Olio su tela, 120x120 cm, 2011

Non capita spesso di incontrare dei veri artisti, persone che vivono di Arte e che rispettano il proprio lavoro e la propria professionalità fino in fondo.
Franco Fasulo è uno di questi, grande creatore di orizzonti pittorici e soprattuto esempio di artista vero.

Pubblichiamo volutamente un frammento di uno dei suoi quadri "di azzurri e di ruggine" (come li ha felicemente definiti Gaetano Savatteri)  perchè le sue opere vanno gustate dal vivo. Potrebbe essere l'occasione per conoscere l'artista Franco Fasulo: una chiacchierata con lui vi porterà in un mondo di suggestioni pittoriche e letterarie che spaziano dai porti di Alvaro Mutis e Bjorn Larsson ai colori della Sicilia delle sue origini.