lunedì 5 novembre 2012

"Ti prego, non voltarti..."

So che è l'istinto che mi parla di lei.
La desidero, la cerco, in qualche modo vorrei attirarla.
Non ricordo una sola volta in cui, con la mia macchina fotografica in mano, ho voltato le spalle alla luce.
Senza luce non posso vivere: una luce viva è come ossigeno.
Quando c'è luce la sfida è sempre ardua perché la volontà di averla e l'immagine reale camminano in bilico su un filo sottilissimo.
Bisogna avere dentro quella sensibilità che ti consente di capirla, di soddisfarla, la luce.
Basta un nulla, un soffio, un battito di palpebre e non rimarrà nulla di ciò che bramo.
So che se non ci credo quella foto non l'avrò mai.
Sapete di che foto sto parlando, vero?
È quella foto che anche se chiudete gli occhi riuscite ugualmente a vedere, tanto ne siete invaghiti o perfino innamorati.

Osservo, e so che ci sei. Sei nascosta ma so che sei li.
Già ti vedo, a colori forti e immersa in una realtà fuori fuoco e quasi priva di dettaglio.
L'occhio è allertato, i sensi sono al culmine dell'eccitazione, sto solo aspettando il momento, sperando sia  perfetto.

La mano dello stilista sta per allontanarsi dal volto di lei, e io comincio a respirare piano...piano.
La luce prima semioscurata sta per esplodermi davanti e libererà il rosso selvaggio del cappello e il giallo-arancio della sua pelle soffice.
Un millesimo ancora...uno solo...
Ferma...rimani come sei...

Ti prego...non voltarti proprio adesso!

                            
foto: Corrado Cascone
per Ray Clever Photographers
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