lunedì 26 novembre 2012

il grande schermo


Immagine dal sito www.historyshots.com


Amo la folla qui domenicale,
che in se stessa rigurgita, e se appena 
trova un posto, ammirata sta a godersi 
un poco d’ottimismo americano.

Sento per lei di non vivere invano,
di amare ancora gli uomini e la vita.
[...]

Umberto Saba, da Il canto dell'amore (una domenica dopopranzo al cinematografo)

C'è chi al cinema va in compagnia, si siede in fondo alla sala e sgranocchia popcorn e noccioline, chi ha il proprio posto fisso e si innervosisce se un altro spettatore glielo soffia.
C'è chi al cinema va per rilassarsi, chi per provare emozioni forti, chi per evadere, chi per nascondersi.

Non mi capita spesso di farlo, ora, ma il mio modo preferito di andare al cinema è sempre stato quello di entrare a luci già spente, quando il buio in sala è totale - c'è sempre qualche secondo di buio totale prima che appaiano i primi titoli - sedermi in prima fila e essere investito dalle immagini del grande schermo. Dalla prima fila ci si immerge meglio nella storia, le immagini arrivano prima, il vociare del pubblico è lontano, quasi un rumore di fondo.

E' un piacere assoluto, andare al cinematografo, e non c'è impianto home video che tenga.
Il cinema (al cinema) è un'altra cosa.